Relazione annuale 2019 del Garante privacy.

Privacy e GDPO

La Relazione annuale 2019, pubblicata lo scorso 23 giugno dal Garante privacy, ha segnalato diverse criticità nella scelta del DPO (o responsabile protezione dati) in ambito pubblico.

Il Garante si riferisce alle numerose situazioni in cui un unico soggetto (spesso già fornitore di supporto tecnologico/informatico) risulta designato quale DPO da parte di diverse centinaia di enti pubblici, prevalentemente amministrazioni di piccole e medie dimensioni.
Si è quindi reso necessario per il Garante, effettuare una serie di accertamenti, in ragione della numerosità degli incarichi accumulati da singole società e di possibili conflitti di interesse dovuti alla sovrapposizione dei ruoli di DPO e di fornitore di servizi IT.
Tutte le informazioni, raccolte nel corso di questa intensa attività di controllo e consultazione, verranno debitamente analizzate e costituiranno la base per programmare le future iniziative del Garante, al fine di rafforzare il ruolo del DPO, quale elemento centrale di supporto ai titolari nell’assicurare che i trattamenti effettuati in ambito pubblico siano in linea con il quadro giuridico in materia di protezione dei dati personali.

La Relazione pone diversi spunti di riflessione per le amministrazioni pubbliche.
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